Recepita dall’Italia la Direttiva sulla Rendicontazione di Sostenibilità
Il Consiglio dei Ministri ha recepito la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), n. 2464/2022/UE, sulla rendicontazione delle informazioni societarie di sostenibilità, estendendo l’obbligo di reporting non finanziario anche verso le Piccole e Medie Imprese (escluse le microimprese).
In particolare, la CSRD introduce l’obbligo per le imprese di rendicontare le informazioni in merito ai propri impatti, rischi e opportunità in relazione alle tematiche ambientali, sociali e di governance secondo una logica di doppia materialità. In particolare, si parlerà di “Rendicontazione societaria di Sostenibilità” e non più di “Dichiarazione Non Finanziaria”.
Nel 2025, primo anno di applicazione della Direttiva in commento, saranno coinvolte tutte le imprese e gruppi di imprese, quotate e non, banche e assicurazioni, che superano almeno due dei seguenti limiti dimensionali:
- 250 dipendenti
- fatturato superiore a 50 MLN
- attivo dello Stato patrimoniale superiore a 25 MLN
Rispetto alla Non Financial Reporting Directive (NFRD), dunque, la CSRD amplia notevolmente l’obbligo di rendicontazione sulla sostenibilità. Si stima, infatti, che in Europa saranno obbligate a redigere l’informativa sulla sostenibilità all’incirca 49.000 imprese, di cui il 12,4% site in Italia.
Il decreto legislativo di recepimento entrerà in vigore il quindicesimo giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.