Finanziamento a fondo perduto per la Parità di Genere
Regione Lombardia tramite il Programma Regionale FSR+ – Obiettivo Specifico ESO 4.3., Azione c.1 Sostegno alla diffusione di sistemi di welfare aziendale – mette a disposizione € 10.000.000 a fondo perduto con l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità – come le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità – migliorando l’equilibrio tra vita professionale e vita privata.
E’ possibile presentare domanda telematica a partire dalle ore 10.00 del 1° febbraio 2023, fino ad esaurimento della dotazione, per mezzo del Sistema Informativo Bandi online disponibile all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.
Il finanziamento può essere richiesto da soggetti che esercitano attività economica e che, al momento della presentazione della domanda, posseggano i seguenti requisiti:
- essere una micro, piccola e media impresa secondo la definizione, di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014
- essere regolarmente iscritti e attivi nel Registro delle imprese (come risultante da visura camerale) o essere titolare di partita IVA attiva al momento della presentazione della domanda di finanziamento
- avere in pianta organica almeno un (1) dipendente alla data di presentazione della domanda di finanziamento
- avere una sede operativa attiva in Regione Lombardia o, se solo titolare di Partita IVA, avere domicilio fiscale in Lombardia
- essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, come attestato dal DURC on line
- essere in regola con la normativa sugli aiuti di Stato in regime di “de minimis” (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013)
- essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge n. 68 del 12/03/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e ss.mm.ii. in materia di collocamento mirato ai disabili
- essere in regola con la trasmissione del Rapporto sulla situazione del personale di cui all’art 46 del Dlgs 198/2006
- non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 del Reg (UE) 1407/2013
- non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Sono invece esclusi i soggetti che non esercitano attività economica; le Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche” e ss.mm.ii.2 e le Associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori.
Il finanziamento è concesso sottoforma di voucher e può essere richiesto per le spese non ancora sostenute per i seguenti servizi:
– Servizi consulenziali di accompagnamento alla certificazione
– Servizio di certificazione della parità di genere
Il valore del voucher varia in relazione al numero di dipendenti delle sedi operative/unità produttive localizzate sul territorio della Regione Lombardia alla data di presentazione della domanda ed è fruibile all’interno dei seguenti massimali:
Numero di dipendenti | Valore massimo del voucher per servizi consulenziali | Valore massimo del voucher per servizio di certificazione |
da 1 a 9 dipendenti | 2.000 € | 2.000€ |
da 10 a 49 dipendenti | 4.000 € | 4.000 € |
da 50 a 125 dipendenti | 5.000 € | 7.000 € |
da 126 a 249 dipendenti | 7.000 € | 9.000 € |
Per entrambe le Linee di finanziamento il contributo pubblico erogato per singola impresa non potrà superare l’80% delle spese ammissibili.
Entrambi i contributi saranno riconosciuti, e quindi liquidati, esclusivamente ai beneficiari che avranno ottenuto la certificazione della parità di genere entro i 180 giorni solari dalla data di concessione del finanziamento.