Mercato real estate: il commento di Antonio de Paoli

Italia Oggi dedica un approfondimento sull’attuale trend del mercato immobiliare italiano. In questo settore, durante lo sorso anno si è registrato un incremento degli investimenti del 20% rispetto al 2021. Infatti, durante primi mesi del 2022 sono stati raccolti 9,7 miliardi di euro, ma nell’ultimo trimestre si è verificato un forte rallentamento degli acquisti, soprattutto a causa della situazione geopolitica e al correlato aumento del costo dell’energia e alla crescita dei tassi di interesse. In questa situazione, si teme il cristallizzarsi delle condizioni che hanno portato allo stallo e al calo delle operazioni, che potrebbe causare una reale recessione.

In risposta a tale andamento, il Pnrr ha previsto ingenti fondi per regolamentare l’industria immobiliare sostenibile e finalizzati alla creazione di una sinergia fra pubblico e privato. Inoltre, si prevede che il potenziamento delle infrastrutture previsto dal Piano nazionale ponga i presupposti per attirare gli acquirenti verso le aree urbane lontane dai centri principali, ma al momento mal collegate. Tuttavia, è evidente che la fiscalità di questo settore è eccessivamente frastagliata a causa dell’accumularsi di norme introdotte in risposta a esigenze specifiche e mantenute nel tempo senza che vi fosse associata una concreta finalità fiscale. Questo contesto rende centrale il ruolo dei consulenti e degli studi professionali, a cui vengono richieste competenze specifiche in materia urbanistica, edilistica e di finanza e diritto societario.

La ripresa del mercato real estate successiva alla pandemia, stimolata alla normalizzazione dei canoni, è stata particolarmente rilevante nel ramo alberghiero. Infatti, il territorio italiano attira costantemente turisti, accompagnati dall’interesse degli investitori verso le strutture ricettive a gestione familiare che necessitano di supporto per aumentare la qualità dei propri servizi. L’attenzione sulle strutture già esistenti e su progetti di rigenerazione urbana è accentuata dall’aumento dei costi, accompagnato da prezzi di acquisto, tassi di inflazione e di interesse piuttosto alti.

Il partner Andersen Antonio de Paoli, avvocato specializzato nel campo real estate ha commentato: “per quanto riguarda le compravendite e le operazioni immobiliari, pur essendo diminuita la spinta di alcuni fattori significativi, quali i bonus fiscali – determinanti per le compravendite con ristrutturazione – e i saggi d’interesse vantaggiosi, permangono ancora dei fattori che dovrebbero favorire la vitalità del mercato:

  • condizioni sociali, politiche ed economiche che indirizzano gli investitori verso beni rifugio
  • un rinnovato interesse degli operatori stranieri per il mercato immobiliare italiano
  • un regime fiscale di settore ancora marcatamente favorevole, soprattutto per le persone fisiche.”