Pennesi e Gallucci approfondiscono il tema della web tax su Il Sole 24 Ore
Su Il Sole 24 Ore i professionisti Andersen spiegano e analizzano la web tax, la norma che mira a regolamentare la tassazione dei servizi digitali. Dopo un lungo periodo di polemiche e incertezze, anche l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), stimolata dall’intraprendenza di alcuni Paesi europei, si è impegnata nella revisione condivisa della tassazione internazionale dei profitti entro il 2020.
La web tax italiana si rinnova e il Ddl di Bilancio 2020 stabilisce l’applicazione dell’imposta dal 1° gennaio 2020 e introduce la “sunset clause”, che rende temporanea la web tax italiana fino all’attuazione di norme sulla tassazione dell’economia digitale stabilite da accordi internazionali.
La nuova web tax mantiene quasi invariati i ricavi digitali ma esclude alcune voci:
- fornitura diretta di beni/servizi nell’ambito di una intermediazione digitale
- fornitura di beni/servizi ordinati sul sito web di un fornitore non intermediario
- fornitura, con interfaccia digitale, di contenuti digitali/ servizi di comunicazione/servizi di pagamento
- fornitura di un’interfaccia digitale per la gestione di servizi finanziari
- organizzazione e gestione di piattaforme per lo scambio di energia elettrica, gas, certificati ambientali e carburanti
- fornitura di piattaforme per la vendita di prodotti soggetti ad accisa.
Maricla Pennesi e Giovanni Gallucci, soci dello Studio, approfondiscono il tema nell’articolo de Il Sole 24 Ore, evidenziando anche le criticità della nuova norma, tra cui la doppia tassazione che potrebbe emergere quando proprietario e gestore dell’interfaccia non coincidono.
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