Novità e opportunità nella prevenzione e gestione della crisi di impresa

Andersen organizza il workshop Novità e opportunità nella prevenzione e gestione della crisi di impresa sul Codice della Crisi di Impresa (C.C.I.) che ha rivoluzionato la vigente legge fallimentare intervenendo anche su alcune norme del codice civile.

L’evento, curato da Valentina Piccinini, Natascia Alesiani, Stefano Uglietti e Andrea di Castri, Partners dello Studio, e Francesco Macario, Avvocato e Professore Ordinario di diritto privato, Università degli Studi Roma 3, mira a ripercorrere l’entrata in vigore della riforma, le sue ragioni e gli obiettivi che si prefissa di raggiungere, spiegando a una platea di imprenditori e giornalisti come sono cambiati gli obblighi in capo agli amministratori e le responsabilità conseguenti al loro operato (obbligo di tempestiva segnalazione degli elementi di crisi). Verrà altresì approfondita l’introduzione di nuovi strumenti per l’emersione della crisi (sistemi di allerta) e di nuove figure di ausilio all’imprenditore (Organismi di Composizione della Crisi – OCRI).

I professionisti analizzeranno inoltre i nuovi parametri che impongono la nomina dell’organo di controllo (sindaco o revisore), delle tempistiche entro le quali devono essere effettuati gli aggiornamenti dello statuto nonché degli obblighi e delle responsabilità (maggiori rispetto al passato) connesse alla loro condotta. Infine, verrà dato spazio ad un approfondimento sulla conservazione del valore dell’impresa attraverso lo strumento del concordato preventivo in continuità aziendale e delle novità contenute nel codice della crisi d’impresa.

Il Codice della Crisi di Impresa, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2019 e operativo nella sua parte normativa dal 16 marzo, implica un coinvolgimento attivo del management sin dalle fasi embrionali di una potenziale crisi finanziaria ed economica.

La nuova norma impone infatti agli imprenditori di dotarsi di strumenti adeguati per la tempestiva rilevazione dello stato di crisi e per l’assunzione di idonee iniziative. L’organo amministrativo acquista così un ruolo centrale, con obblighi simili ai doveri attuali del collegio sindacale: gli è imposto di dotare l’impresa di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati,  allo scopo di dare attuazione all’oggetto sociale, di individuare l’eventuale stato di crisi e  di attuare le misure di contrasto.

Obiettivo primario della nuova norma è la conservazione dell’attività aziendale, perseguita attraverso elementi di novità rispetto a quanto contenuto nella Legge Fallimentare del 1942.