La Missione 2 del Pnrr: rivoluzione verde e transizione ecologica
Italia Oggi Sette dedica un approfondimento all’impatto del Pnrr sul rinnovamento del settore energetico in Italia. L’articolo evidenzia come la “Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica“, che prevede investimenti per 60 miliardi, insieme all’aggravarsi delle esigenze di approvvigionamento energetico, abbia accentuato la necessità di snellire gli iter amministrativi per la concreta realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento. Infatti, nonostante il piano fornisca un supporto normativo ed economico agli investimenti, dando impulso all’innovazione nel settore delle Rinnovabili, persistono i problemi causati dalle tempistiche della burocrazia, che possono causare ritardi anche di anni sullo svolgimento dei progetti. Si sono così generate le condizioni alla base del moltiplicarsi delle richieste di assistenza legale relative a questo settore.
Nonostante le novità introdotte dalla Missione 2 del Pnrr, nell’ambito delle energie rinnovabili il problema principale è causato dal mancato coordinamento delle normative e del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase) con gli uffici regionali, non adeguatamente organizzati per gestire efficacemente l’elevato volume di progetti che richiedono approvazione. Di conseguenza, è inevitabile che si creino difficoltà dal confronto fra la dinamicità degli imprenditori e la rigidità delle procedure di valutazione dei progetti da parte delle amministrazioni centrali e periferiche, che raramente rispettano le tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni. È evidente come solo un ulteriore snellimento degli iter autorizzativi può permettere alla PA di supportare adeguatamente la crescita del mercato delle rinnovabili.
Il Pnrr amplia il sostegno alle Comunità energetiche rinnovabili (Cer)
Il Pnrr ha portato nuovo slancio anche alle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), attraverso le quali sono creati impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, attraverso reti intelligenti (o smart grid), a disposizione dei cittadini e degli enti locali che hanno scelto di unire le forze. Gli aiuti alla loro creazione riguardano ora gli impianti fino a 1.000 kW (limite precedentemente posto a 200kW), ma il Mase non ha ancora emesso una normativa dedicata al nuovo campo di applicazione. Queste comunità sono uno strumento importante per rinforzare la rete elettrica italiana, oltre a permettere di ridurre la povertà energetica, rendendo i consumatori soggetti attivi nella produzione e nel consumo sostenibile.
Federica Reale, senior advisor Andersen, esperta in diritto civile e amministrativo e assistenza in materia di Appalti Pubblici di Pubbliche Amministrazioni, ha contribuito all’articolo commentando l’opportunità rappresentata dall’evoluzione verso un sistema sempre più autonomo e attento alla tutela ambientale. La Missione 2 del Pnrr ha la possibilità di accelerare la crescita del settore grazie “al vasto sistema di agevolazioni previste per le imprese che decidono di investire nell’efficientamento energetico. Dal 2021 è stata registrata una progressiva ripresa degli investimenti determinata dalla consapevolezza di investire nelle energie rinnovabili a garanzia di un necessario futuro energetico. Dare vita a nuove Comunità energetiche rinnovabili e a contratti di prestazione di energia “Epc”, attraverso l’attivazione di apposite procedure di gara sono solo alcuni degli esempi di come poter intervenire attivamente.”