Gli adempimenti antiriciclaggio per gli avvocati secondo il Consiglio Nazionale Forense

AML "Vedemecum" for lawyers written by CNFIl "vademecum" antiriciclaggio per avvocati emanato dal CNF

A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs 90 del 25.05.2017, che ha apportato significative modifiche al D.Lgs 231/2007, in recepimento della Direttiva UE 2015/849, il Consiglio Nazionale Forense, lo scorso 17 luglio ha pubblicato un primo “vademecum” in tema antiriciclaggio per avvocati, in attesa di direttive maggiormente approfondite.
In particolare la Commissione CNF in materia di antiriciclaggio e privacy ha sottolineato, che l’obbligo di identificazione del cliente scatta allorquando:
1) la prestazione fornita abbia ad oggetto mezzi di pagamento, beni od utilità di valore superiore a 15.000,00 Euro o comporti la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore a 15.000,00 Euro, anche mediante più operazioni che appaiono tra loro collegate per realizzare un’operazione frazionata;
2) in presenza di operazioni finanziarie;
3) in presenza di operazioni di valore determinato o non determinabile;
4) nel caso di costituzione, gestione o amministrazione di società, enti, trust o strutture analoghe;
5) quando vi siano dubbi sulla veridicità o sull’adeguatezza dei dati ottenuti ai fini dell’identificazione di un cliente.
Aggiunge, inoltre, il provvedimento che l’obbligo di identificazione deve essere assolto in tutti i casi in cui sussiste l’obbligo di segnalazione di operazioni sospette.
L’obbligo di identificazione, invece, verrebbe meno quando l’avvocato, dopo una prima consultazione, decida di non accettare l’incarico.
Per maggiori chiarimenti si invita a prendere visone dell’allegato.