Employment Insights – maggio 2024
Con la newsletter mensile, Employment Insights, Andersen offre una panoramica completa dei più recenti sviluppi in materia di diritto del lavoro, novità giurisprudenziali, casi di studio e contratti collettivi in diversi paesi. Questa edizione include contributi di esperti provenienti da 21 giurisdizioni europee.
Il dipartimento europeo di Andersen che si occupa di diritto del lavoro è composto da avvocati e commercialisti specializzati che si dedicano alla consulenza attiva di società nazionali e internazionali in diversi settori. I professionisti offrono un supporto completo, intervenendo in caso di controversie o offrendo consulenza per l’intera durata del rapporto di lavoro, dalla stipula alla cessazione.
Gli esperti italiani guidati dal partner Uberto Percivalle focalizzano la loro attenzione su alcune delle ultime e più interessanti novità del diritto del lavoro italiano. Per conoscere le novità di tutte le altre giurisdizioni vi invitiamo a leggere la pubblicazione allegata.
Immigrazione: normativa su ingresso e soggiorno dei nomadi digitali
Il Decreto ministeriale del 29 febbraio 2024 facilita l’ingresso in Italia di nomadi digitali e lavoratori da remoto altamente qualificati senza le restrizioni delle quote per lavoratori extracomunitari. Il decreto copre lavoratori autonomi, subordinati e collaboratori etero-organizzati. I requisiti includono un reddito annuo minimo di € 7.891,93, assicurazione sanitaria, documentazione alloggiativa, almeno sei mesi di esperienza nel lavoro da remoto e un contratto di lavoro o collaborazione. Il permesso di soggiorno, valido fino a 12 mesi e rinnovabile, deve essere richiesto entro otto giorni dall’ingresso. È previsto il ricongiungimento familiare e l’attività in Italia sarà soggetta alla normativa previdenziale e fiscale italiana.
Dimissioni: il datore di lavoro può dispensare dal preavviso senza che l’indennità sostitutiva sia dovuta
La Corte, con l’ordinanza n. 6782 del 14 marzo 2024, ha stabilito che la rinuncia del datore di lavoro al preavviso di dimissioni di una lavoratrice non obbliga al pagamento dell’indennità sostitutiva. La decisione ha cassato la sentenza di appello che aveva accolto la richiesta della lavoratrice. La Corte ha chiarito che il preavviso è un obbligo della parte recedente e un diritto della controparte e la rinuncia del datore al preavviso non genera l’obbligo di pagare un’indennità, salvo una clausola specifica nel contratto individuale o collettivo.
Il contratto collettivo aziendale non è vincolante per tutti
La Cassazione, con ordinanza del 17 aprile 2024, ha stabilito che un lavoratore di una società fusa con un’altra ha diritto a mantenere i benefici del contratto collettivo aziendale della società originaria, nonostante il nuovo contratto collettivo stipulato dalla società incorporante dopo la fusione. La Corte ha deciso che il nuovo contratto non sostituisce automaticamente quello precedente se il lavoratore e il suo sindacato hanno espresso dissenso. La decisione sottolinea l’importanza di considerare attentamente le condizioni di lavoro e gli accordi collettivi in seguito a fusioni e cessioni d’azienda.
Parità di genere: scadenze relative al rapporto biennale e all’esonero contributivo
Il Ministero del lavoro ha comunicato che il termine per la trasmissione del Rapporto biennale 2022-2023 sulla situazione del personale, per aziende con oltre 50 dipendenti, è stato prorogato dal 30 aprile al 15 luglio 2024. Dal 3 giugno 2024 sarà disponibile un modello telematico per la compilazione del rapporto, che dovrà essere completato entro il 15 luglio. Fino ad allora, le aziende partecipanti a procedure pubbliche possono presentare il rapporto biennale 2020/2021, integrandolo con quello del 2022/2023 entro il 15 luglio. Il rapporto, obbligatorio per aziende con oltre 50 dipendenti e facoltativo per quelle più piccole, raccoglie dati su vari aspetti del personale maschile e femminile, inclusi numero di assunzioni, retribuzioni, inquadramento contrattuale e politiche aziendali di inclusione.