Disconoscimento di opere d’arte: diritti e doveri di un’artista

Il tema del disconoscimento di un’opera d’arte è stato oggetto dell’articolo “Non far finta fi non essere il papà” pubblicato su Il Giornale dell’Arte, dove l’avvocato Gilberto Cavagna – partner di Andersen, specializzato in proprietà intellettuale e diritto dell’arte – e Sofia Kaufmann, commentando una sentenza della Corte d’Appello di Milano, approfondiscono l’argomento spiegando come i diritti dell’artista debbano necessariamente essere bilanciati con eventuali diritti acquisiti da terzi.

Secondo la sentenza del 14 ottobre 2021, che si è pronunciata sull’autenticità dell’esemplare “Serpents 2/3”, scultura del noto artista Jeff Koons, il disconoscimento di un’opera non può essere lasciato al libero arbitrio dell’artista. 

I professionisti del dipartimento IP e Arte di Andersen ci spiegano come tale diritto “anche nella sua accezione più ampia, non può assolutamente prescindere dall’esistenza di ragioni obbiettive che salvaguardino, qualora sia già intervenuta la circolazione dell’opera, i diritti acquisiti da terzi e, più in generale, la certezza dei rapporti giuridici”.