Cedolare secca e locazione di immobili ad uso commerciale: rinnovo contrattuale nel 2019

Il regime della cedolare secca su canoni di locazione ad uso commerciale derivanti da contratti stipulati o rinnovati nel 2019 è applicabile anche alle annualità successive alla prima qualora il contribuente non abbia optato per tale regime in sede di registrazione o rinnovo del contratto. Questo è quanto emerso dalla riposta numero 388 del 22 settembre 2020 all’interpello proposto da un contribuente.

Il caso affrontato dall’Agenzia delle entrate riguarda una persona fisica che, al di fuori dell’esercizio di un’attività di impresa, ha concesso in locazione nel 2013 un locale con classificazione catastale C/3 per la durata di 6 anni, rinnovabile tacitamente per altri 6 anni. Il contratto veniva rinnovato tacitamente nel 2019 assolvendo l’imposta di registro. L’istante chiedeva all’Agenzia delle entrate di poter accedere al regime di imposizione sostitutiva a partire dalle annualità successive a quella di rinnovo tenuto conto del fatto che non aveva potuto esercitare l’opzione in sede di rinnovo avendo già versato l’imposta di registro.

Dopo aver ricordato che la cedolare secca costituisce un regime di tassazione sostitutivo a quello ordinario dell‘IRPEF, dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo, e che l’opzione deve essere esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione con effetto per l’intera durata del contratto salvo revoca, l’Agenzia delle entrate nella propria risposta ha riconosciuto all’istante la possibilità di optare per il regime della cedolare secca dal 2020 in ragione del fatto che:

  • trattavasi di canoni derivanti da contratto di locazione rinnovato nell’anno 2019;
  • l’unità immobiliare commerciale locata presenta le caratteristiche di cui all’articolo 1 comma 59 della legge di bilancio 2019.

Con riferimento al caso prospettato dunque, per i contratti in scadenza nel corso del 2019, intervenuta la scadenza naturale del contratto, al contribuente è riconosciuta la possibilità di optare per il regime di tassazione alternativo a quello ordinario dal momento che la proroga del contratto è assimilata alla stipula del contratto di locazione. Il contribuente potrà aver accesso al regime della cedolare secca non a far data dalla prima annualità bensì dalle annualità successive qualora non abbia esercitato l’opzione in sede di registrazione. L’opzione per le annualità successive deve essere esercitata  entro il termine previsto per il versamento dell’imposta di registro dovuta annualmente sull’ammontare del canone relativo a ciascun anno entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità.

In tale ultimo caso, l’esercizio o la modifica dell’opzione potranno essere effettuati tramite i servizi telematici della agenzia (software RLI) oppure presentando il modello RLI compilato all’ufficio dove è stato registrato il contratto.

Antonio Della Corte