Entro il 2024 le banche dovranno integrare le informazioni sui rischi climatici

In accordo con l’European Green Deal, la BCE chiede che entro il 2024 le banche integrino e rendicontino i rischi climatici e ambientali (C&E) nelle loro attività quotidiane.

A tal fine, dal 2023 potrebbe essere richiesto alle imprese di comunicare le informazioni di carattere non finanziario con particolare attenzione alla rendicontazione dei rischi climatici e ambientali. Le banche – previa verifica della correttezza delle informazioni fornite – comunicheranno all’EBA (Autorità bancaria europea) le esposizioni delle attività ad alta intensità di carbonio e quelle che potrebbero presentare rischi fisici a causa dei cambiamenti climatici, illustrando la mitigazione dei rischi e gli aiuti concreti per ridurre l’impronta carbonica prodotta.

Nel primo semestre del 2022, la BCE (Banca Centrale Europea) ha sottoposto la maggior parte degli istituti di credito a significativi test – Climate Risk Stress Test (CST) –  al fine di valutare le loro capacità ad affrontare gli shock economici e finanziari derivanti da rischi C&E. Dalle risultanze è emerso che solo il 20% considera il rischio C&E come una variabile nella concessione dei prestiti. Risultati che seppur negativi non hanno un impatto diretto sul capitale di rischio per l’anno corrente ma hanno comportato l’adozione da parte della BCE di ulteriori misure che integrano il cambiamento climatico nelle proprie operazioni di politica monetaria dell’Eurosistema.

I rischi C&E vengono valutati per gli acquisti delle obbligazioni societarie e ai fini del sistema delle garanzie, trovano riscontro negli obblighi di informativa e nella gestione dei rischi. Gli accordi di Parigi obbligano ad un riesame periodico per verificare che vi sia sempre l’allineamento agli standard definiti.

Nel complesso EBA e BCE nutrono l’aspettativa che entro la fine del 2023 le principali banche incorporino i rischi climatici e siano in grado di fornire adeguata informativa secondo indici sintetici, già pubblicati da parte dell’EBA sulla base del Regolamento UE 2020/852, che quantificano l’esposizione delle banche verso aziende sostenibili.