Novità in tema Intrastat e fatturazione elettronica
A partire dal 1° gennaio 2022 sono state introdotte novità rilevanti in Italia in tema di tax compliance, scaturite in seguito alla ricezione delle nuove regolamentazioni europee.
In particolare, ci concentreremo sulle nuove “forme” previste per:
- Modelli Intrastat – nuove istruzioni per la compilazione e nuove soglie;
- Fatturazione elettronica – proroga al 2024 e ampliamento della platea dei soggetti obbligati.
Il “restyling” del modello Intrastat prevede:
- in relazione alle cessioni di beni, la comunicazione dei dati relativi alla natura della transazione separati in due colonne (A e B); la colonna B va compilata solo nel caso in cui il soggetto interessato abbia realizzato nell’anno spedizioni per un valore inferiore a 20 milioni di euro;
- per le spedizioni di valore inferiore a 1.000 euro, è stata introdotta una semplificazione che consiste nell’utilizzo del codice “99500000”, non dovendo quindi più suddividere la Nomenclatura combinata (colonna 7);
- l’introduzione del nuovo elenco INTRA-1 sexies per le operazioni disciplinate da contratto di “call-of-stock” (o anche consignment stock);
- relativamente agli acquisti di beni, invece, non è più necessaria la presentazione su base trimestrale del modello e per i soggetti obbligati alla presentazione mensile la soglia è innalzata a 350.000 euro (acquisti realizzati nel trimestre o in almeno uno dei quattro trimestri precedenti), rispetto ai precedenti 200.000 euro.
- restano validi anche per gli acquisti di beni le introduzioni già menzionate relative alle cessioni di beni (introduzione codice “99500000” e suddivisione dei dati relativi alla natura della transazione in 2 colonne A e B).
- per le prestazioni di servizi ricevute, invece, non è più obbligatoria la presentazione su base trimestrale del modello Intrastat.
Anche la fatturazione elettronica, introdotta a partire dal 1° gennaio 2019 per combattere le frodi e l’evasione fiscale, vede alcune modifiche con l’avvento del nuovo anno.
In particolare, il Consiglio dell’Unione Europea ha confermato che la fatturazione elettronica sarà confermata per gli anni fino al 2024 e tale obbligo sarà allargato anche ai contribuenti in regime forfettario.
Ad ogni modo, l’obbligo non è ancora operativo in quanto è necessaria una legge che elimini specificamente l’esonero già previsto dall’articolo 1, comma 3 del D.lgs 127/2015.